Sergio Pitzalis e sua moglie Marina sono artigiani caseari e produttori di formaggi ovini da oltre vent’anni.

Il padre di Sergio è arrivato da Nurri, entroterra della Sardegna, nel Lazio con la famiglia nel 1983, portando il bestiame e la tradizione dell’allevamento ovino.

La madre di Sergio ha insegnato ai suoi figli l’arte della trasformazione, perché già il nonno materno era pastore e faceva formaggi.

Nel 2000 hanno aperto il caseificio e nel 2002 hanno cominciato a produrre Caciofiore, prendendo spunto dal libro dell’agronomo latino Columella.

Nel 2005 il Caciofiore è divenuto presidio Slow Food.
Sergio gestisce l’azienda con la moglie e tre figli. Il gregge comprende 1500 capi, che pascolano su circa 300 ettari, in gran parte in affitto.

Il latte utilizzato per i formaggi proviene esclusivamente da greggi propri allevati in regime semibrado sulle colline vicino Cerveteri e nutriti con foraggi naturali quali orzo, avena e fave. Da luglio a ottobre, i greggi transumano verso i più ricchi pascoli degli altipiani abruzzesi, nel parco Sirente-Velino.

Questo garantisce al latte munto sapori intensi che si trasferiscono nelle forme, in ognuna delle quali la grana della pasta, il colore, l’odore, i giochi della stagionatura assumono un carattere irripetibile.

La sapiente lavorazione del latte da parte di Sergio Pitzalis con gesti ripetitivi appresi e trasmessi da generazioni secondo tradizione e l’accurata stagionatura conferiscono ai formaggi sapori naturali ed unici come quelli di una volta.

Sergio Pitzalis è inoltre uno dei cinque produttori romani accreditati per la produzione di “Caciofiore”, formaggio presidio Slow Food.