Pesche Percoche

pesche percoche
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Pesche Percoche

L’importanza di acquistare frutta di provenienza Italiana

l’Italia è tra i migliori produttori di frutta per qualità e varietà

Un privilegio poter assaporare questi prodotti

LE PESCHE PERCOCHE

 
Chiamata anche Pesca Percocca o Percoca
Per le pesche percoche (nelle forme dialettali: percochi o “pr’quech nella città de Bari, in particolare “pr’quech d’ tur” (pesche da turi), con la varietà “guardabbosc”.
Pricuechi” in Terra d’ Otranto, pesce che in alcune regioni dell’Italia settentrionale designa alcune varietà di pesche a polpa compatta, gialla o bianca e talvolta diffusa di rosso, non forte, cioè con il nocciolo ben aderente alla polpa, che vengono coltivate in diverse regioni italiane.
 
 
 Gusto e Sapore
Per l’intensità del sapore e dell’aroma e per la compattezza della polpa, le percoche sono spesso sinonimo di “pesche industriali”, adatte a produrre i migliori derivati della pesca: succo, purea, polpa e frutta sciroppata.
D’altra parte, la polpa si attacca al nocciolo a tal punto da dover essere rimossa con un coltello.
 

 

Una Pesca Albicocca?

Il nome percocca e il colore arancione del frutto hanno indotto la falsa credenza, soprattutto nell’Italia centro-settentrionale, dove il prodotto è meno diffuso, che si tratti di un ibrido tra la pesca e l’albicocca; ma la percoca è in realtà una pesca a tutti gli effetti.
È vero che le forme precoca, percoca e percocca sono allotropi della parola albicocca, tutte risalenti all’aggettivo latino PRAECŎQUUS , cioè primaticcio.
 
 

Località di coltivazione

Sono particolarmente note in Campania, soprattutto nella regione flegrea, nella valle del Sarno e a Siano (SA); ma sono coltivate e diffuse anche in Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.
In Campania, le seguenti varietà sono riconosciute come prodotti agroalimentari tradizionali:
– percoca con pizzo
– percoca puteolana
– percoca scogliosa
– percoca giallona di Siano
 
 

Zone di Coltivazione

In gran parte della Campania, e in alcune zone della Basilicata, del Molise, della Calabria e della Puglia, è consuetudine immergere pezzi di percoca in un contenitore di vino rosso o bianco, che viene poi messo in frigorifero.
A Siano si tiene una sagra annuale dedicata a questa specialità, che si consuma prima bevendo il vino e poi mangiando le percoche immerse nel vino rimasto sul fondo del bicchiere
Una festa simile si svolge anche a Loconia, frazione di Canosa di Puglia.
Sempre al nord, e in particolare in Liguria, preparazioni simili sono molto diffuse a fine pasto; in queste regioni, al posto delle percoche, meno facilmente reperibili rispetto al sud, vengono talvolta utilizzate pesche di altre varietà non ancora completamente mature.
 
 
 

pesca della tradizione Italiana

La percoca è una varietà di pesca diffusa in diverse regioni italiane, in particolare nel centro Italia e nel sud. In ogni zona assume nomi e varietà diverse; infatti, a seconda della varietà, cambia colore, dal giallo al bianco, fino al rosso in alcune zone.
La polpa delle percoche è molto consistente, con un grosso nocciolo attaccato al centro. Per la loro forte consistenza, vengono utilizzate anche nell’industria alimentare, infatti si ottengono ottime marmellate, conserve, succhi, puree o frutti sciroppati.
 
 

Varietà di percoche

Le varietà più comuni coltivate in Italia sono le seguenti:
– Giallona di Siano: coltivata in provincia di Salerno, è rotonda e di colore giallo, con polpa morbida.
– Puteolana: coltivata nella zona flegrea, in provincia di Napoli, matura verso luglio e ha una forma medio-grande.
– Terzarola: varietà coltivata nelle province di Napoli e Caserta, così chiamata perché matura da fine estate a ottobre.
– Percoca col Pizzo: anch’essa coltivata nella regione flegrea, matura tra settembre e ottobre; è così chiamata per il pizzo molto evidente e la polpa gialla molto morbida e compatta.
– Percoca di Turi: coltivata in provincia di Bari, questa varietà ha una polpa molto dura e dal sapore intenso.
– Percoca romagnola: coltivata in Romagna, questa varietà ha una forma più arrotondata, una polpa di colore giallo molto intenso e un sapore leggermente acidulo.
Percoca: zona di produzione
 
 
 

Aree di Produzione

Come appena accennato, le percoche sono coltivate soprattutto nell’Italia centrale e meridionale. Le regioni in cui si coltivano maggiormente sono la Campania, la Puglia, la Calabria, la Basilicata e l’Emilia-Romagna.
Le aree di produzione più note sono la valle del fiume Sarno, la regione flegrea e la regione di Siano, tutte in Campania.
Da molti anni, inoltre, le percoche sono riconosciute come prodotto tradizionale con la sigla PAT
(Prodotto Alimentare Tradizionale), soprattutto in Campania, che da secoli ha un forte legame con la produzione di pesche percoche.
Percoche PAT
 
 

 

Come mangiare la pesca percoca?

Le percoche vengono affettate e messe a bagno nel vino rosso, poi lasciate riposare in frigorifero. Quando è il momento di mangiare, si beve prima il vino e poi si mangiano le percoche, che nel frattempo sono diventate rosse perché hanno assorbito tutto il vino.
(Prodotto agroalimentare tradizionale); questo vale in particolare per la Campania, che da secoli ha un forte legame con la produzione di pesche percoche.
Questa specialità viene servita sia come aperitivo che a fine pasto. Per onorare questa antica tradizione, si organizzano diverse sagre, soprattutto nell’Italia meridionale, la più famosa delle quali si tiene nel comune di Siano, in Campania.

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