La storia di Maximilien Merone è interessante, e non solo perché è ambientata nel pieno di una pandemia globale. È una storia potente perché ci ricorda che non dobbiamo aver paura di accettare le sfide, né possiamo permetterci di smettere di credere nei nostri sogni. Per questo Max ha scelto di raccontarci di come ha fondato la sua attività da zero, con l’obiettivo di promuovere un consumo alimentare consapevole.

Come nasce AlPassoFood.com?
“Io e mio fratello abbiamo avuto l’idea. Poco prima che iniziasse il lockdown a marzo 2020 abbiamo messo in piedi il progetto.
Non è stato affatto facile reperire tutte le attrezzature e ottenere le autorizzazioni, ma nonostante la quarantena siamo andati avanti.
Le istituzioni, non essendo molto “digitali”, ci hanno un po’ rallentato perché dovevamo spostarci per mettere le firme o anche solo per chiedere informazioni.”
“No, anzi, io facevo tutt’altro prima, idem mio fratello.
Ci siamo buttati su questo settore perché da sempre, noi che abitiamo fuori Roma, compriamo da piccoli produttori agroalimentari locali.
Al supermercato si va solo per i prodotti per la casa. Per questo ci siamo detti “perché non proporlo anche ad altre persone?”.
Ci piaceva l’idea di mettere a disposizione prodotti di maggiore qualità allo stesso prezzo di quelli dei supermercati.”
“Siamo partiti facendo consegne a domicilio agli amici, anche se un domani ci piacerebbe anche aprire un negozio.
Per adesso il nostro obiettivo è permettere ai piccoli produttori locali di farsi conoscere da persone che altrimenti non saprebbero neanche che esistono.
Per le consegne su Roma usiamo il nostro camioncino refrigerato, mentre per il resto d’Italia ci affidiamo a DHL e UPS.
Spediamo sia a persone che vogliono portare la qualità a casa propria, sia a ristoranti che in questo periodo hanno difficoltà a procurarsi gli alimenti.”
“Di base siamo io e mio fratello. Ci affidiamo a qualche avvocato e qualche ragioniere per seguire un po’ la parte burocratica.
Non è stato facile trovarne in questo periodo soprattutto per l’e-commerce.
Mentre per i social ci ho pensato io essendo social media manager.”
“Di solito va così: andiamo in incognito come clienti per assaggiare i prodotti, compriamo un po’ di tutto e li proviamo, li portiamo anche agli amici, o li mettiamo nelle box per farli assaggiare ai clienti.
Poi raccogliamo i feedback e da lì, se il prodotto è veramente eccezionale proponiamo un accordo.
I giovani produttori sono sempre felicissimi di vedere i loro prodotti arrivare a tante persone attraverso Internet, quelli più anziani non sempre.
Molti produttori, poi, soprattutto del sud, li abbiamo conosciuti attraverso il form che possono compilare sul nostro sito.”

“Abbiamo tre tipi di cassette: una di frutta, una di frutta e verdura, e una di verdura, che possono essere anche in abbonamento.
Il prezzo per una cassetta media va da €12 a €34 e sono delle cassette prestabilire, con prodotti stagionali che cambiano tutte le settimane.
Abbiamo anche le cassette per la carne con prodotti selezionati da noi, per esempio c’è quella per il barbecue.
Chi vuole può crearsi la propria cassetta, magari aggiungendo il miele, i sottaceti, o altro.”
“Tutti i nostri prodotti sono ecologici e ipoallergenici. Arrivano da un produttore di Bolzano che abbiamo conosciuto recentemente e sono eccellenti.
Per la cura della persona abbiamo un prodotto a base di propoli completamente naturale. Un produttore di Sacrofano invece ci manda un prodotto fenomenale a base di bava di lumaca per la cura della pelle. Sono cose che difficilmente trovi in giro, è questo il bello.”
“Facciamo del nostro meglio, è decisamente una priorità. Andiamo in giro con una macchina a metano e il furgoncino è ibrido.
Il nostro packaging non ha plastica e, Covid permettendo, in futuro ci piacerebbe anche ritirare i cartoni per sprecare ancora meno.
Nella scelta dei fornitori, “premiamo” sempre chi produce biologico e biodinamico.
Settimana scorsa siamo andati a Ventotene a trovare un produttore biodinamico che si chiama Mattia Matrone, che adesso sta testando un nuovo modo di produrre, naturale al 100%. Adesso vendiamo i suoi legumi.
Vogliamo far capire alle persone il valore di consumare diversamente; molte persone non sanno che cosa vuol dire biologico e biodinamico.
Quindi cerchiamo di spiegarlo, e di fare capire il lavoro che c’è dietro. Il sapore è autentico e ti fa sentire la differenza rispetto ai prodotti che trovi in genere al supermercato.”
Un Articolo di @Valeria_Benelli per il giornale Universitario della Luiss Roma. 24marzo 2021