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- 600g 1/2pz
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PRODOTTO NELLE CAMPAGNE NORD DI ROMA
UN AGRICOLTURA NATURALE PER RISCOPRIRE IL VERO SAPORE DELLE TRADIZIONI
3,80 €
La cicoria cimata fa parte della famiglia della cicoria.
È più bassa della cicoria catalogna e i germogli si nascondono all’interno del cespo.
Questi germogli sono buonissimi da mangiare crudi (spesso con aggiunta di aglio e acciughe sotto sale) e sono noti come “puntarelle”, piatto tipico della cucina romana e diffuso anche nella cucina campana.
Prima di gustare un buon piatto di puntarelle è necessario pulirle.
Per chi non è pratico di questa verdura, la parte che può sembrare più difficile è la mondatura o meglio la sfilettatura dei germogli, ma non è così. Si tratta solo di avere tempo e pazienza.
I germogli, una volta che sono stati puliti, vanno tagliati in listarelle molto sottili e devono essere immersi in abbondante acqua ghiacciata: in questo modo le puntarelle si arricciano e diventano ancora più croccanti.
Per prima cosa:
Togliendo tutte le foglie verdi più lunghe e tienile da parte per preparare un contorno, una zuppa o una torta salata.
Tagliale con cura eliminando eventuali foglioline che unirai a quelle che hai tenuto da parte per cuocerle.
A questo punto, hai ottenuto delle puntarelle simili a degli asparagi, quindi togli da ognuna la parte dura della base aiutandoti con un coltello ed elimina eventuali ammaccature.
Taglia prima la cimetta a metà per il lungo, poi, da ogni metà, ricava tante striscioline sottili tagliando la puntarella sempre per la lunghezza: dovrai ottenere circa 8-10 fili da ogni germoglio.
Alcuni aggiungono nell’acqua anche il succo di limone per addolcire di più il gusto.
(se non hai tempo basteranno anche 2 ore). In questo modo non solo attenuerai il sapore amaro, ma otterrai la tipica forma arricciata delle puntarelle.
Sciacqua, scola bene e condisci o cuoci le tue puntarelle arricciate e croccanti come più ti piace.
Se non le consumi subito, le puntarelle pulite possono essere conservate in frigo per 2 giorni in una busta per surgelare oppure puoi riporle in un contenitore per alimenti. È utile appoggiare sopra le puntarelle un foglio di carta assorbente e chiuderle con il tappo prima di riporle in frigo.
Le puntarelle sono protagoniste in molte ricette tradizionali del Lazio e del sud Italia e con il loro gusto amarognolo si prestano a essere consumate crude o cotte, come contorno o come primi piatti rustici oppure come farcitura di gustose torte salate.
Di questa verdura non si butta via nulla, oltre i germogli, le foglie sono buone bollite e semplicemente condite con un filo di olio evo, limone e sale, al vapore o saltate in padella come erbette o spinaci.
Oltre alla famosa insalata romana di puntarelle con acciughe, aglio, e olio di oliva sono ottime abbinate a cibi dal gusto delicato con i gamberi o con il salmone, ma anche con il petto di pollo o di tacchino, con finocchi o lattuga, con uvetta e pinoli, con arance, con salsa di soia, con i capperi o pistacchi e uova sode. Il consiglio è di condire l’insalata mezz’ora prima di servirla. Una volta condita è meglio non conservarla perché le puntarelle si ammorbidiscono e assumono tutto l’olio di condimento.
Se cerchi un piatto appagante da gustare nelle giornate più fredde la zuppa di puntarelle con i legumi, in particolare con fagioli o con i ceci, è un vero comfort food.
Le puntarelle si sposano bene anche con i funghi, con i carciofi e con la zucca.
Per un primo piatto rustico e saporito, abbina le puntarelle con il peperoncino o con la salsiccia. Queste verdure sono perfette insaporire la pasta, il riso, il cous-cous o gli gnocchi.
Dopo aver pulito i germogli, mettili nel cestello per la cottura a vapore cercando di non sovrapporli. Disponi il cestello nella pentola che avrai riempito con acqua fredda sufficiente a sfiorare le verdure, porta a bollore e cuoci le puntarelle a vapore per 5 minuti o fin quando riuscirari a infilare i rebbi di una forchetta nei germogli, ma senza farli ammorbidire troppo. Togli il cestello, disponi i germogli in una ciotola e condiscili con olio extravergine di oliva, sale e limone o aceto balsamico. Servile tiepide.
Dopo aver pulito e sfilettato i germogli della catalogna, lasciali in ammollo in acqua fredda per ottenere la classica forma arricciata. Poi scola le puntarelle e aggiungile in una padella, dove hai fatto dorare uno spicchio di aglio, mescola e copri la padella con il coperchio per 5 minuti. Aggiungi qualche filetto di acciuga e il peperoncino tagliato a pezzetti. Regola di sale, se necessario, e cuoci 10minuti. Togli dal fuoco e servi le puntarelle saltate in padella come contorno o condisci la pasta.
Taglia circa 500 gr di puntarelle a listarelle. Per facilitarne la cottura tagliale sottili oppure rimuovi la parte più dura. Fai dorare in una padella con i bordi alti 2 spicchi di aglio interi con olio extravergine di oliva, aggiungi le striscioline di puntarelle e un po’ di peperoncino a piacere, versa un po’ acqua, regola di sale e cuoci 15 minuti con il coperchio mescolando di tanto in tanto. Togli dal fuoco e servi come contorno con secondi piatti di carne o pesce e sono adatte anche come antipasto.
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